Lunedì, 24 Luglio 2023 08:06

SAN LEONARDO – PARMA NORD: dove eravamo rimasti?  In evidenza

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 Riceviamo e pubblichiamo da "Manifesto San Leonardo".

Egregio Sindaco 

Egregi Assessori 

e p.c. Egregi Consiglieri Comunali 

Ad un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione Comunale ci pare necessario verificare cosa in questo anno è cambiato, come i nostri quartieri – dopo 10 anni di assoluto abbandono (fatta eccezione per la doverosa messa in sicurezza di alcune Scuole) – si presentano ad un ignaro omino verde che arriva dallo Spazio. 

Dopo aver incontrato Assessori e Delegati e Tecnici comunali, dopo aver partecipato ad incontri (100 Giunta in Quartiere, PUG ….) ed aver esposto nuovamente le problematiche presenti (dall’inquinamento atmosferico, al rumore, alle isole di calore, al traffico, al commercio, alla sicurezza, al degrado, ai rifiuti …) e le soluzioni da noi proposte tempo per tempo (vedi anche nostra mappa https://www.google.com/maps/d/edit?mid=1qCdDeiYc5ZUCuzTysrsUSGhKMJgiyVVb&usp=sharing ) - che ormai da almeno un decennio non trovano risoluzione – ci viene davvero spontaneo porci la domanda di tortoriana memoria “dove eravamo rimasti?”. 

Al di là di interventi - peraltro già promessi e mai portati a termine negli anni scorsi - per i quali si stanno finalmente cominciando a vedere in primi lavori (Parco Nord, Ex Cral Bormioli …) oppure ad interventi di cui si sta vedendo la conclusione edificatoria ma non quella di gestione  (WoPa) oppure ad interventi come l’ampliamente del Polo Sociale con “furto di verde” di almeno metà del Parco Wilma Preti (meglio conosciuto come Parco dei Vecchi Mulini) e che ad oggi fanno vedere solo un enorme buco; al di là di interventi, dicevamo,  sono poche le condizioni che stanno trovando soluzioni a breve e ci pare che ancora non avanzi una idea progettuale/programmatica di come sarà il nuovo San Leonardo. 

Certamente non possiamo che esprimere apprezzamento per lo stile di ascolto, per la disponibilità all’incontro, per la ricerca di condivisione vera, ed anche per i primi, anche se timidi, approcci alla sicurezza e, non ultimo, per la sincera presa di consapevolezza in merito alla realtà dei problemi dei nostri quartieri spesso sottovalutati dalle amministrazioni precedenti (vedi spaccio, degrado, commercio, verde…..). 

Però c’è tanto da fare: abbiamo perso 10/15 anni e non ne vogliamo perderne ancora. 

Già il POC 2008 prevedeva interventi di miglioramento e mitigazione ambientale ma ad oggi: siamo ancora il quartiere con la tangenziale che passa in mezzo alle case senza adeguate protezioni; siamo ancora il quartiere con assi di penetrazioni importanti senza reale tutela per i pedoni ed ciclisti (non possiamo chiamare pista ciclabili quelle di via Trento e via San Leonardo e delle altre tante sarebbero da sistemare e mettere in sicurezza: via Europa solo per esempio anche con i pericolosi attraversamenti pedonali….); siamo ancora il quartiere attraversato dalle ferrovie senza adeguare barriere antirumore; siamo ancora quelli che subiscono l’inquinamento dell’autostrada; siamo ancora quelli che se fanno una camminata in campagna rischiano di essere travolti dai TIR; siamo ancora quelli che aspettano che vengano reimpiantati tutti gli alberi abbattuti e messi dei nuovi; siamo ancora quelli dei troppi centri commerciali/supermercati e del traffico veicolare inquinante al limite della Zona Verde; siamo ancora quelli dei negozi di vicinato in grande difficoltà e di un commercio da rigenerare; siamo ancora quelli di un traffico veicolare parassitario di attraversamento (senza con questo voler negare l’uso delle automobili, in molti casi inevitabile); siamo ancora quelli senza funzioni diversificate pubbliche e privati che facciano del quartiere non un dormitorio ma una quartiere dei “famosi” 15 minuti; siamo ancora un quartiere con troppo consumo di suolo quando sono disponibili maree di spazi costruiti oggi in disuso (vedi quartieri artigianali e non solo) ……….. e potremmo continuare….. 

Stiamo rischiando, ma è ormai più una certezza, di vedere realizzati progetti pensati anni fa quando, forse, non c’era ancora una vera consapevolezza di un pianeta ambientalmente sull’orlo di un baratro, quasi ad un punto di non ritorno: vedi i poli logistici allo Spip,  le infrastrutture viarie di potenziamento…. consumo di suolo …. (e pensare che Parma è nella Riserva MAB ma solo fino alla tangenziale Sud!!!). 

Stiamo rischiando di vedere un quartiere desertificato senza negozi di vicinato di qualità (questi sì garantiscono una sicurezza reale e percepita) , senza verde (questo sì garantisce un ruolo sociale alle strade di quartiere, allo spazio pubblico, ai marciapiedi presidi fondamentali della socialità urbana…..). 

Non ci illudiamo: anche se importantissimi non sono sufficienti gli attuali momenti culturali, spesso costruiti dal basso negli anni scorsi. Sentirsi cittadini diventa impossibile in luoghi che non prevedono spazi condivisi se non residuali. 

Bisogno generare una città lenta, un quartiere lento: non solo mega interventi (che comunque andranno completati perché oggi visualizzano un desolante paesaggio: Stu Pasubio, Stu Stazione, Ex Bormioli … ) ma anche interventi locali e localizzati fatti con investimenti leggeri, reversibili, portatori di uno sguardo diverso dello spazio pubblico, ad alta resa visiva e simbolici (bellezza, pulizia, mobilità lenta, percorsi pedonali sicuri, connessione fra città e campagna….). 

Siamo un gruppo convinto che tutto quanto evidenziato/segnalato/proposto negli anni ed anche recentemente, sia ancora attuale e che i problemi siano ancora tanti, troppi e, purtroppo ancora risolti. 

Gli abitanti di Parma Nord non possono aspettare il 2050. 

Convinti che la Vostra Amministrazione abbia tutte le carte in regola per poter affrontare seriamente e rapidamente le questioni restiamo a disposizione per ogni confronto possibile. 

Buona estate. 

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